Immobile con barriere architettoniche: chi deve risarcire il disabile?
La società costruttrice e l'amministratore di condominio che non si attiva per far rimuovere le barriere architettoniche devono risarcire il disabile per la discriminazione indiretta messa in atto nei suoi confronti. Nulla è invece dovuto dal Comune che, sullo stesso edificio, concede una sanatoria e un permesso di agibilità, quest’ultimo poi annullato dal TAR.
Assenze a ripetizione del dipendente e ripercussioni sull’organizzazione aziendale: ciò non basta a legittimare il licenziamento
Decisiva la constatazione del mancato superamento del cosiddetto periodo di comporto. Questo dettaglio consente al dipendente di salvare il posto di lavoro.
Percosse e minacce “sporadiche” contro la moglie: marito non condannabile per maltrattamenti in famiglia
La Corte d’Appello di Salerno assolveva un imputato dal reato di maltrattamenti nei confronti della moglie, ritenendo l’assenza dell’elemento essenziale della abitualità della condotta vessatoria, nonché la genericità e la lacunosità delle dichiarazioni della parte offesa.
Rumori a tutte le ore e buste dell’immondizia davanti alla porta della vicina di casa: legittima la condanna per stalking
Palese, secondo i Giudici, la gravità delle molestie, pressoché quotidiane, rivolte dalla donna sotto processo alla vicina di casa. Inequivocabili le ripercussioni subite dalla persona offesa, arrivata a non accedere allo stabile da sola perché terrorizzata.
L’assemblea condominiale non può decidere la rimozione della canna fumaria di proprietà esclusiva di un condomino
L’espressione del consenso del proprietario di una canna fumaria alla rimozione dell’impianto collocato sul lastrico solare di altrui proprietà esclusiva posto a copertura dell’edificio condominiale non rientra tra le attribuzioni dell’assemblea di condominio, configurandosi come rinuncia del titolare della servitù di attraversamento e fuoriuscita di canna fumaria, esistente a carico del lastrico medesimo ed in favore dell’immobile sottostante, la quale deve risultare da atto scritto.
A fronte della richiesta di mantenimento, il padre può accedere all’estratto conto previdenziale della figlia
Vittoria per il ricorrente che aveva inutilmente presentato una richiesta di accesso difensivo all’INPS per conoscere la posizione previdenziale dell’ex moglie e della figlia, nonché per sapere se quest’ultima fosse beneficiaria del reddito di cittadinanza.
La Consulta dichiara alienabili le terre di proprietà privata gravate da usi civici
La previsione della inalienabilità delle terre di proprietà privata gravate da usi civici, introdotta dal legislatore con la legge n. 168/2017, si pone in contrasto con gli artt. 3 e 42, secondo comma, Cost.
La S.C. specifica il concetto di cose esposte per necessità e consuetudine alla pubblica fede
Un imputato, accusato di essersi impossessato di un cellulare custodito in un’auto parcheggiata all’interno di una struttura sportiva, ricorre in Cassazione lamentandosi, in particolare, della sussistenza delle aggravanti riconosciute dalla Corte territoriale.
Per il TAR Bologna il giudice di pace va equiparato ai giudici ordinari
Gli spetta, quindi, lo stesso trattamento assistenziale e previdenziale nonché il diritto alle ferie. Alla luce della sentenza della CGUE 7 aprile 2022 (C-236/2020) di risposta al rinvio pregiudiziale disposto con ordinanza n. 363/2020 da parte del TAR per l’Emilia- Romagna «il giudice di pace rientra nella nozione autonoma ed unitaria di lavoratore propria del diritto dell’Unione, svolgendo funzioni giurisdizionali in parte comparabili con quelle svolte dal giudice ordinario quantomeno al fine del riconoscimento di una tutela assistenziale e previdenziale e al diritto irrinunciabile alle ferie».
Reati fiscali: per la Riforma Cartabia la confisca resta obbligatoria e non può essere oggetto di patteggiamento
Un imputato, accusato di alcuni reati fiscali, ricorre in Cassazione sostenendo l’errore da parte del GUP nell’aver disposto la confisca dei beni in sequestro «sebbene nell'accordo raggiunto tra le parti vi fosse l'espressa indicazione che detti beni non potessero essere sottoposti a confisca non potendosi affermare che fossero il profitto del reato».