Mantenimento corposo per i figli maggiorenni: il genitore ricco non può chiedere la riduzione per dar loro una lezione
Respinta la richiesta avanzata dall’uomo: dovrà continuare a versare 3mila e 500 euro per il mantenimento dei figli, entrambi maggiorenni ma non autosufficienti economicamente. Illogico, secondo i giudici, sostenere che la cifra sia diseducativa per i due ragazzi.
Responsabilità medica: quando le conclusioni tecnico-scientifiche dei consulenti non sono tra loro compatibili, il giudice deve disporre una perizia
Qualora sussistano, in relazione a pluralità di indagini svolte da periti e consulenti, tesi contrapposte sulla causalità materiale dell’evento, il giudice, previa valutazione dell’affidabilità metodologica e dell’integrità delle intenzioni degli esperti, che dovranno delineare gli scenari degli studi e fornire adeguati elementi di giudizio, deve accertare, all’esito di un’esaustiva indagine delle singole ipotesi formulate dagli esperti, la sussistenza di una soluzione sufficientemente affidabile, costituita da una...
Come si valuta la sussistenza del pregiudizio da irragionevole durata del processo?
Il ricorrente formula domanda di equa riparazione in relazione alla non ragionevole durata del processo instaurato dinanzi al Tribunale, durato ben 25 anni. Il Giudice di seconde cure, però, ritiene sussistente l’ipotesi di cui alla lett. C) dell’art. 2, l. n. 89/2001, anziché quella prevista dall’art. 5-ter. Cosa ne penserà la Corte di Cassazione?
Il sottile confine tra controlli a distanza dei lavoratori non autorizzati e tutela del patrimonio aziendale
«(…) deve escludersi la configurabilità del reato concernente la violazione della disciplina di cui all’art. 4 legge 20 maggio 1970, n. 300, quando l’impianto audiovisivo o di controllo a distanza, sebbene installato sul luogo di lavoro in difetto di accordo con le rappresentanze sindacali legittimate, o di autorizzazione dell’Ispettorato del Lavoro, sia strettamente funzionale alla tutela del patrimonio aziendale, sempre, però, che il suo utilizzo non implichi un significativo controllo sull’ordinario svolgimento dell’attività lavorativa dei dipendenti, o debba restare necessariamente “riservato” per consentire l’accertamento di gravi condotte illecite degli stessi».
Le Sezioni Unite sulla sorta del contratto di leasing in caso di fallimento dell’utilizzatore
La legge n. 124/2017 (art. 1, commi 136-140) non ha effetti retroattivi e trova, quindi, applicazione per i contratti di leasing finanziario in cui i presupposti della risoluzione per l’inadempimento dell’utilizzatore (previsti dal comma 137) non si siano ancora verificati al momento della sua entrata in vigore.
Il certificato dello stato di famiglia fa presumere l’accettazione tacita dell’eredità?
Nel caso di azione proposta da un soggetto che si qualifichi erede in virtù di un determinato rapporto parentale o di coniugio, la produzione del certificato dello stato di famiglia è idonea a dimostrare l’allegata relazione familiare e, dunque, la qualità di soggetto che deve ritenersi chiamato all’eredità, ma non anche la qualità di erede, posto che essa deriva dall’accettazione espressa o tacita, non evincibile dal certificato. Tuttavia, …
I gravi indizi di colpevolezza sono sufficienti per disporre la custodia cautelare in carcere
Nel giudizio de libertate gli indizi posti a fondamento della misura non vanno valutati secondo gli stessi criteri richiesti per il giudizio di merito dall’art. 192 c.p.p., comma...
La malattia contratta dalla gestante provoca gravi malformazioni al bambino: risarcimento possibile per la famiglia
Ai sensi della l. n. 194/1978, art. 6, lett. b), l’accertamento di processi patologici che possono provocare, con apprezzabile grado di probabilità, rilevanti anomalie o...
Sezioni Unite: ricorso per cassazione solo nella cancelleria del giudice emittente
E non di altro giudice diverso, salvo questi trasmetta in tempo – dieci giorni ex art. 311 c.p.p. – l’atto all’ufficio corretto, pena l’inammissibilità. Così le Sezioni Unite con sentenza n. 1626/21.
Ginecologo rivela alla paziente la sterilità del marito: è violazione di segreto professionale?
La Suprema Corte chiarisce che non sussiste alcuna violazione di segreto professionale qualora l’imputato comunichi una notizia a chi già la conosceva, delineando in modo chiaro e preciso quando si possa parlare di “giusta causa” atta a scriminare la condotta punita dall’art. 622 c.p..