In assenza di prole la casa familiare è assegnata al titolare, non al coniuge più debole
Le norme in tema di separazione e divorzio subordinano l’adottabilità del provvedimento di assegnazione della casa coniugale alla presenza di figli, minorenni o maggiorenni non autosufficienti conviventi con i coniugi.
La sanzione per l’omesso mantenimento cresce con il numero dei figli
Configura una pluralità di reati l’omessa somministrazione dei mezzi di sussistenza nell’ipotesi in cui la condotta sia posta in essere nei confronti di più soggetti conviventi con lo stesso nucleo familiare.
L’amministrazione scolastica può prevedere la materia senza autorizzazione dei genitori
E' certamente ravvisabile un potere della amministrazione scolastica di svolgere la propria funzione istituzionale con scelte di programmi e di metodi didattici potenzialmente idonei ad interferire ed anche eventualmente a contrastare con gli indirizzi educativi adottati dalla famiglia e con le impostazioni culturali e le visioni politiche esistenti nel suo ambito non solo nell’ approccio alla materia sessuale, ma anche nell’insegnamento di specifiche discipline.
Nulla la notifica al portiere se non è documentata la ricerca di soggetti abilitati alla ricezione
La notifica a mezzo posta fatta al custode dello stabile del destinatario è nulla quando l’ufficiale giudiziario si è limitato a dare atto della precaria assenza del destinatario
Gli interessi compensativi servono a risarcire il danno da lucro cessante
Nell'assicurazione contro gli infortuni, il debito indennitario, quando è previsto un procedimento di liquidazione convenzionale per il tramite di una perizia contrattuale, si connota come debito di valore dal momento del sinistro al verificarsi della liquidazione e solo successivamente diventa obbligazione di valuta.
Il risarcimento del danno alla serenità non è automatico
È difficile da ricondurre al danno biologico il danno lamentato alla propria sicurezza e serenità.
Nessun’arma contro la condanna definitiva se resta contumace
Le Sezioni Unite sciolgono un altro nodo problematico a partire dall’analisi della normativa nazionale e comunitaria.
Falsa testimonianza del prossimo congiunto
Non si applica l’esimente dell’art. 384 c.p. al testimone che, non avvalendosi della facoltà di astensione dal testimoniare, abbia reso dichiarazioni false per salvare il prossimo congiunto da un grave e inevitabile nocumento.
Il danno esistenziale va liquidato ai congiunti della vittima
In caso di illecito stradale dovuto alla condotta del responsabile del sinistro, il danno ingiusto alla vittima derivante dalla lesione di un bene della persona giuridicamente riconosciuto dà luogo ad un risarcimento per danno esistenziale ai congiunti iure proprio che rientra nella solidarietà familiare.
La Commissione è tenuta a valutare tutti gli elaborati
Finalmente un punto fermo nell’esame di abilitazione alla professione forense.