Condannato il socio che scarica dati dai sistemi informatici in vista dell’avvio di un’attività autonoma
Ai fini della configurabilità del reato di accesso abusivo ad un sistema informatico, risulta decisiva la finalità perseguita dall’agente che abbia effettuato l’accesso tramite password regolarmente posseduta. Il reato sussiste infatti laddove il potere di...
Le Sezioni Unite sono state chiamate in causa per stabilire il limite di intervento della cd. confisca estesa
La Corte di Cassazione torna ad occuparsi di un tema oggetto di frequente contenzioso: da un lato, per le rilevanti implicazioni dei provvedimenti ablatori, che spesso attingono ingenti ricchezze; dall’altro, a causa di un quadro normativo che si è evoluto con numerosi interventi, talvolta emergenziali, che hanno determinato una progressiva frammentazione delle disposizioni di riferimento.
Connessione o autonomia tra procedimenti di estradizione? La parola alle Sezioni Unite
In tema di estradizione condizionata alla commutazione della pena perpetua, è rimessa alle Sezioni unite la questione se il giudice dell’esecuzione debba tenere conto della condizione apposta dall’autorità estradante quando la stessa autorità abbia già concesso, nei confronti dello stesso soggetto, l’estradizione per l’esecuzione di altra pena dell’ergastolo senza apporre alcuna condizione di commutazione della pena.
Opere abusive buttate giù prima dell’ordine di demolizione: condanna confermata
Nessuna via di fuga per la persona ritenuta responsabile degli abusi edilizi. Respinta la tesi difensiva mirata ad ottenere la non punibilità per particolare tenuità del fatto. Irrilevanti l’incensuratezza della imputata e il fatto che ella abbia demolito le opere prima dell’input in arrivo dal Comune.
Stalking in condominio: le registrazioni delle aree comuni possono essere utilizzate nel processo
Le registrazioni video e audio effettuate da privati tramite telecamere poste per esigenze di sicurezza delle parti comuni di edifici condominiali, pur non essendo registrazioni effettuate dalla polizia giudiziaria e non potendo essere...
Il diniego di applicazione della misura cautelare è impugnabile dal P.M. mediante appello al tribunale del riesame
Non è consentito il ricorso per cassazione contro il diniego di applicazione della misura cautelare richiesta, essendo esso impugnabile dal pubblico ministero mediante...
La ricetta del medico costituisce una certificazione
Sussiste il reato di falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità nel caso in cui un medico compili e sottoscriva una ricetta “bianca” al solo scopo di...
La Cassazione sul confine tra truffa e estorsione
Cosa distingue il reato di truffa, consumata attraverso la prospettazione di un pericolo rappresentato dalla minaccia alla libertà personale e di iniziativa economica della vittima, dal reato di estorsione? Lo spiega la Cassazione con sentenza n. 31433/20, depositata il 10 novembre.
Mascherine prive del marchio CE ma non qualificate come presidio medico: è legittimo il sequestro?
Deve essere rivalutata la legittimità del sequestro probatorio e preventivo di circa 26.000 mascherine di diversa tipologia in riferimento alle quali era stato contestato in via provvisoria il reato di cui all’art. 515 c.p.. Le suddette mascherine, seppur prive del marchio CE, non erano infatti state qualificate come presidio medico. Significativa inoltre la circostanza che le mascherine erano state poste in vendita in una ferramenta e non in farmacia.
Il diniego di applicazione della misura cautelare è impugnabile dal P.M. mediante appello al tribunale del riesame
Non è consentito il ricorso per cassazione contro il diniego di applicazione della misura cautelare richiesta, essendo esso impugnabile dal pubblico ministero mediante appello al tribunale del riesame, ai sensi del comma 1 dell’art. 310 c.p.p.. Qualora ciò avvenga, il ricorso sarà qualificato come gravame di appello, conseguendone la trasmissione degli atti al giudice competente.