Affido condiviso dei figli anche se i coniugi sono separati e sempre in conflitto
L’affidamento condiviso è la strada migliore per garantire gli interessi (prioritari) dei minori. Tale via permette ai genitori di riequilibrare la condivisione del ruolo genitoriale e di recuperare la stabilità perduta. In questo senso si è espressa laCorte di Cassazione con la sentenza n. 21591, depositata il 3 dicembre 2012.
Il Gip non esclude la recidiva e applica la pena su richiesta
In un procedimento per spaccio l’imputato chiede di patteggiare e il giudice ammette le parti al rito speciale anche se nel caso concreto la legge non lo consente.
Fissata l’udienza, il difensore che rinuncia non è libero fino a nuova nomina
La rinuncia al mandato da parte del difensore di fiducia al quale sia stato notificato l’avviso di udienza non ha effetto immediato, essendo il legale rinunciante ancora onerato della difesa dell’imputato fino alla nomina del difensore d’ufficio o eventualmente di altro di fiducia.
Consulente o dipendente - Il lavoro subordinato è tutto da dimostrare
Un rapporto stretto tra lavoratore e amministratore delegato non prova l’ingerenza di quest’ultimo sull’attività del lavoratore e dunque non basta a configurare un rapporto di lavoro subordinato di natura dirigenziale.
Coppia sorpresa nel giardino di casa - è evasione
Le aree condominiali, le dipendenze, i giardini, i cortili o gli spazi simili non sono da considerarsi di pertinenza dell’abitazione e come tali costituenti perimetro logistico di custodia.
Disoccupato e indigente - Non basta la crisi per evitare il mantenimento
Tribunale e Corte d’Appello chiudono un rapporto complicato, durato ben diciassette anni, senza nessun addebito della separazione alla moglie e nessun assegno di mantenimento per l’uomo, obbligato a «contribuire al mantenimento di ciascun figlio» oltre che alle «spese straordinarie».
Non basta l’indicazione di generici motivi di opportunità
La compensazione delle spese deve essere sempre sorretta da adeguata motivazione del giudice
È nulla la ricezione dell’atto da parte del figlio coabitante
In caso di mancato recapito per temporanea assenza del destinatario, la notizia del compimento delle formalità e del deposito del plico notificato va comunicata all’interessato mediante raccomandata con avviso di ricevimento.
Contratto preliminare. Rimane solo trattativa se non c’è determinazione del prezzo
Se le scritture private non contengono né la consacrazione della volontà negoziale diretta alla conclusione del contratto definitivo né la determinazione del prezzo pattuito, si è in presenza di una mera trattativa e non di un contratto preliminare. Questo è il principio espresso dalla Corte di Cassazione, con la sentenza n. 24724 del 23 novembre scorso.
Dalla vendita sottocosto alla bancarotta
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 42923/2011 depositata il 21 novembre, conferma la condanna del socio occulto che vendeva sottocosto beni di un'azienda in dissesto finanziario ad altre aziende.