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Il Manuale breve di Diritto del lavoro e della previdenza vuole essere uno strumento utile all’operatore consapevole del diritto del lavoro, con l’obiettivo di perseguire un costante equilibrio fra giustificazione teorica e scientifica di ogni affermazione e indicazione della ricaduta concreta di teorizzazioni giurisprudenziali e dottrinali.
L’approccio realistico alle problematiche del lavoro comporta l’assunzione dell’idea che non esiste un « istituto centrale » — il contratto di lavoro — da analizzare clausola per clausola e momento per momento e altre figure e situazioni minori, ma che il concorso e, per meglio dire, la concorrenza tra tipologie diverse di contratti aventi ad oggetto la prestazione di lavoro è per il giurista non meno che per l’operatore socio-economico la vera arena nella quale confliggono diritti ed interessi individuali e collettivi.
Con il medesimo approccio che contraddistingue la prima parte, è sviluppata quella dedicata al diritto sindacale, dove si dimostra la stretta correlazione tra tutela collettiva ed effettività dei diritti individuali, e quella sul diritto della previdenza ed assistenza sociale. La scelta di includere nel Manuale temi che meriterebbero un Manuale ad hoc è dettata dal ritenere indispensabile non soltanto una preparazione che possa permettere l’accesso a determinati ruoli o funzioni, ma perché solo con questi ulteriori riferimenti è possibile dominare una materia che pur distinta in discipline scientifiche diverse, quella lavoristica in senso stretto, quella sindacale, quella previdenziale, quella assistenziale, quella processual-lavorista, rappresentano un unicum inscindibile. Solo governando la molteplicità dei piani di tutela, infatti, è possibile raggiungere il cuore di un diritto del lavoro che non può essere fondato sul sinallagma dello scambio tra lavoro e retribuzione, ma tenendo sempre presente che il centro della tutela è rappresentato dalla persona del lavoratore.
In questa XV edizione alcune parti sono state sintetizzate per rispettare l’obiettivo di offrire un Manuale “breve” e sul presupposto che il lettore abbia già una preparazione di base; parimenti sono stati sviluppati i riferimenti giurisprudenziali al fine di far vivere l’elaborazione degli istituti attraverso le questioni pù controverse dibattute nelle aule di giustizia.
Antonio Di Stasi
