Continua ad esercitarti con un nuovo parere di penale. Ti forniremo la soluzione al rientro dalla pausa natalizia.
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Ti auguriamo una Buona esercitazione, un serena Natale e un Felice Anno nuovo. E ricorda: ASPETTARE NON SIGNIFICA FERMARSI.
Nel corso di un’indagine effettuata all’interno di una casa di riposo, a seguito della denuncia presentata dai parenti dell’anziano Tizio, si scopre che lo stesso sia stato vittima di molteplici condotte violente, consistite in schiaffi, pugni, sputi, nonché nell’utilizzo di espressioni ingiuriose nei suoi confronti.
Inoltre, l’uomo, affetto da gravissime difficoltà deambulatorie, denuncia di essere stato lasciato per giorni e giorni a letto, senza che nessuno provvedesse alla sua igiene personale, né a fargli cambiare posizione, con conseguente formazione di dolorose lesioni da decubito.
A seguito di specifici esami del sangue, emerge inoltre che all’uomo fossero state somministrate nel tempo pesanti dosi di sonnifero al fine di farlo dormire “a comando”, a seconda delle esigenze personali degli infermieri che lo avevano in carico.
Peraltro, a causa dell’irreperibilità della cartella clinica del paziente, gli inquirenti non riescono a risalire agli effettivi autori materiali delle condotte.
Ciononostante, essendo emerso che si trattasse non già di un’eccezione, bensì di una modalità generalizzata di trattamento degli ospiti della struttura, gli inquirenti provvedono ad aprire un procedimento penale nei confronti di tutto il personale della struttura.
In particolare, si procede penalmente anche nei confronti dell’infermiera Caia, con riferimento alla quale, seppure si sappia per certo che non abbia posto in essere alcuna delle condotte riferite da Tizio in querela, non avendo in carico quel determinato paziente, si sostiene che, per il solo fatto di lavorare lì ogni giorno, avesse certamente rafforzato ed agevolato il protrarsi di comportamenti violenti da parte di altri nei confronti degli anziani.
Caia, preoccupata per la sua posizione e totalmente estranea ai fatti contestati, si rivolge quindi al suo difensore di fiducia, al fine di verificare se sussistano profili di responsabilità penale a suo carico.
Il candidato, assunte le vesti del legale dell’infermiera, premessi brevi cenni sugli istituti giuridici sottesi, rediga un parere motivato sulla vicenda.