Condanna più severa per il ladro che all'interno di un centro commerciale preleva di nascosto un bene e poi da esso strappa via l'etichetta magnetica adesiva utilizzata come segnalatore d'allarme in caso di furto. Va riconosciuta anche in questo caso, precisano i giudici, l'aggravante della violenza sulle cose, pur non avendo, il ladro, rimosso una vera e propria placca antitaccheggio.
Scenario della vicenda è la provincia siciliana. Sotto processo finisce un uomo accusato di diversi fatti di furto. A rendere più precaria la sua posizione è, sanciscono i giudici in primo e in secondo grado, il riconoscimento della aggravante della violenza sulle cose, poiché durante un'azione predatoria «il ladro ha rimosso la placca antitaccheggio dal bene sottratto in un centro commerciale». (...)
Fonte: Diritto e Giustizia