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PRESENTAZIONE
La XII edizione del Manuale breve di diritto dell’Unione europea rappresenta la prosecuzione di un progetto – avviato con la XI edizione – finalizzato a rivisitare significativamente questo apprezzato strumento didattico. L’idea che ha mosso i tre autori è quella di valorizzare l’impatto dell’ordinamento giuridico sovranazionale sulla normativa italiana e sull’attività quotidiana degli operatori giuridici ed economici
Come è noto, il Trattato di Lisbona ha provveduto a ridisegnare interamente il quadro istituzionale e di riferimento per tutti coloro che si confrontano con il diritto dell’Unione. La difficoltà maggiore che devono affrontare gli autori di un manuale di diritto UE sta nel tenere insieme i molteplici aspetti istituzionali e una seppur sintetica descrizione dei settori di intervento e di interesse dell’Unione europea.
Siamo di fronte ad un vero e proprio ordinamento giuridico autonomo e differente dagli ordinamenti nazionali e la conoscenza dello stesso presuppone la capacità di poter usare anche alcuni concetti fondamentali mutuati sia dal diritto internazionale pubblico che dal diritto delle organizzazioni internazionali.
L’origine del diritto in esame è propria del diritto internazionale (basti pensare ai trattati costitutivi) e si pone nell’ambito del sistema organizzativo internazionale su base regionale, con la previsione di fonti normative di secondo grado (le cosiddette fonti previste da accordi). Il diritto dell’Unione europea si modella, poi, secondo un autonomo sviluppo con una incidenza diretta non solo nella sfera più propriamente statale, ma anche nella sfera individuale delle singole persone fisiche e giuridiche.
Le competenze, inoltre, hanno avuto uno sviluppo notevole, passando da un’impostazione meramente economica, propria dell’originaria Comunità economica europea, ad una valutazione di ogni aspetto rilevante, anche sociale e politico, già sviluppatosi nel corso degli anni tramite i vari strumenti ampliativi e il Trattato di Maastricht sull’Unione europea. Inoltre, la disciplina adottata spazia in ogni e qualsiasi branca del diritto statale, condizionando e/o modificando i precetti di origine interna, attraverso il sistema della prevalenza del diritto dell’Unione o quantomeno applicando il canone dell’interpretazione conforme del diritto interno richiesto ai giudici nazionali.
In questa edizione sono stati inseriti ex novo numerosi esempi di incidenza del diritto UE sulla dimensione statale (e persino locale) delle relazioni giuridiche ed economiche, avendo a riguardo soprattutto a quei settori su cui si è sviluppata una consistente normativa, giurisprudenza e prassi applicativa di matrice europea: la selezione operata non pretende di essere esaustiva, e potrebbe essere ampliata nelle prossime edizioni. Sono forniti altresì alcuni spunti per inquadrare correttamente le dinamiche operative della legislazione europea, spesso oggetto di dibattiti approssimativi nel contesto nazionale o di limitata conoscenza da parte degli stessi addetti ai lavori. Non mancano poi riferimenti ad alcuni sviluppi recenti di primario rilievo, quali il perfezionamento della Brexit, la contestazione a Polonia e Ungheria di scelte di dubbia conformità con i valori dell’UE, l’adozione di un nuovo quadro pluriennale di finanziamento dell’UE, la reazione alla pandemia da Covid, il contezioso sulle concessioni balneari e altri ancora.
Come precisato nelle precedenti edizioni, è evidente che la lettura e lo studio non possono essere avulsi dal puntuale riferimento ad un codice aggiornato che contenga tutte le norme relative all’Unione europea. Nella parte finale del manuale breve, si è proceduto alla redazione di un considerevole numero di domande con le relative risposte. Ciò ha la funzione di rappresentare un momento di verifica sul grado di padronanza della materia e vuole essere anche un mezzo per una riconsiderazione critica, ma sintetica, degli aspetti più significativi della stessa.
Si precisa che il testo è il frutto di una congiunta valutazione della materia da parte degli autori, ma l’apporto del Prof. Calamia si è concentrato sul capitolo XI e sulla parte terza, quello del Prof. Marinai sui capitoli I, II, III, IV (parr. 1-10), V, VII, XII e quello del Prof. Di Filippo sui capitoli IV (parr. 11-14), VI, VIII, IX, X.
Antonio Marcello Calamia
Marcello Di Filippo
Simone Marinai
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