Confermata la condanna dell’imputata che ha rivolto espressioni ‘forti’ verso un’altra donna che aveva osato rimproverare il figlio, tirandogli addirittura l’orecchio. Irrilevante il fatto che la persona offesa abbia prima provocato e poi reagito con un sorriso alle frasi rivoltele.
Fonte: Diritto e Giustizia