Nella determinazione della pena vanno bilanciate attenuanti e aggravanti
La pena va determinata bilanciando attenuanti e aggravanti indipendentemente dalla gravità del fatto, ma facendo leva piuttosto sulle qualità della persona.
Per la permanenza del reato di violazione va provato il perdurare dei lavori
La Cassazione penale ha richiamato l’orientamento giurisprudenziale di legittimità ormai consolidato, in base al quale la regola secondo cui la contestazione di un reato permanente sia formulata con il semplice richiamo alla data di accertamento dell’illecito ha valore.
Illegittima la disparità tra le parti nel processo
La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 1 della legge 20 febbraio 2006, n. 46.
Nessun reato per chi scarica prodotti informatici e opere cinematografiche da Internet
Nessun illecito penale per chi duplica e distribuisce tramite Internet agli utenti abilitati all’accesso sul server, se non c’è scopo di lucro.
Presupposti e limiti di revocabilità
La confisca, quale misura di prevenzione, può essere revocata con effetti ex tunc nel caso in cui si accerti, sulla base di elementi nuovi sopravvenuti, l’invalidità genetica del provvedimento per difetto di uno o più dei presupposti di legge.
L’avviso di conclusione è nullo se non viene tradotto nella lingua dell’indagato
L’omessa traduzione dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari, in una lingua nota all’indagato straniero, ne determina la nullità.
Gli elementi di prova, senza etilometro, devono essere oggettivamente sintomatici
In difetto dell’esame alcolimetrico, per poter ritenere provato lo stato di ebbrezza penalmente rilevante occorre che gli elementi sintomatici di tale stato siano significativi, al di là di ogni ragionevole dubbio, di una assunzione di bevande alcoliche in quantità tale che si possa sostenere il superamento della soglia prevista dalla legge.
La detenzione dell’imputato costituisce legittimo impedimento
Costituisce legittimo impedimento ai fini della declaratoria di contumacia la detenzione dell’imputato per altra causa anche nel caso in cui questi non ha tempestivamente comunicato la variazione del suo status.
Limite tassativo dei due anni per l’acquisizione dei dati
La Corte Costituzionale ha ribadito la legittimità della norma che esclude, decorso il termine di ventiquattro mesi, che possano essere acquisiti e utilizzati dati di traffico telefonico per reprimere reati diversi da quelli previsti dall’articolo 407 Cpp (devastazione, saccheggio e strage, associazione di stampo mafioso, omicidio, alcune delle ipotesi più gravi di rapina, estorsione e altri ancora).
Illegittimo il procedimento davanti al magistrato di sorveglianza
È illegittima la norma che attribuisce al magistrato di sorveglianza la competenza a giudicare sui reclami dei detenuti e degli internati concernenti l'osservanza delle norme riguardanti l'attribuzione della qualifica lavorativa, la mercede e la remunerazione, nonché lo svolgimento delle attività di tirocinio e di lavoro e le assicurazioni sociali (art. 69, co. 6, lett. a), legge 26 luglio 1975, n. 354).