Omessa notifica dell’avviso di conclusione delle indagini
L’omessa notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari al difensore di fiducia va eccepita prima della deliberazione della sentenza di primo grado.
Al marito non spetta il diritto ad un intervento in funzione di un inammissibile jus corrigendi
Le eventuali lacune, da parte della moglie, nello svolgere il proprio ruolo genitoriale non possono mai giustificare il ricorso dell’uomo alla violenza nel contesto domestico.
La mancanza di consenso è requisito esplicito della fattispecie
La violenza richiesta per l’integrazione del reato di cui all’art. 609-bis è anche quella che si manifesta nel compimento insidiosamente rapido dell’azione criminosa, così venendosi a superare la contraria volontà del soggetto passivo.
Sfonda il portone di una scuola privata - aggravante da applicare anche se l’ente non è pubblico
Non importa se l’istituto scolastico danneggiato sia privato o meno, tale circostanza non fa venir meno la funzione di edificio destinato all’uso pubblico, che fa scattare l’aggravante e la relativa procedibilità di ufficio.
Motivazione per relationem
Il Tribunale del Riesame ha svolto il controllo sull’ordinanza impugnata emanando un provvedimento di contenuto valutativo.
L’attività dell’imputato deve essere individuata concretamente
Non può essere accusato del reato di cui all’art. 348 c.p. l’odontoiatra che, nel proprio studio, viene sorpreso con indosso il camice da dentista.
Il cagionevole stato di salute non può impedire il versamento dei contributi
Il contribuente che, nonostante il cagionevole stato di malattia, non rinuncia al proprio incarico di legale rappresentante della società, resta responsabile dell’omissione (dolosa, pertanto) del versamento dei contributi previdenziali.
Assegni non versati al dipendente. Ma il datore non si è appropriato dei beni del lavoratore
Il datore di lavoro che non versa l’indennità di malattia e gli assegni familiari falsamente riportati in busta paga non commette il reato di appropriazione indebita.
Cassetta di sicurezza
Il giudice del rinvio deve verificare se sussiste, in capo alla figlia, la disponibilità dei beni contenuti nella cassetta di sicurezza intestata alla madre dell’indagata. Così ha deciso la terza sezione penale della Corte di Cassazione con la sentenza n. 38929, depositata il 20 settembre u.s.
Prima giudicato per il furto del bancomat poi per l’indebito utilizzo
Il delitto di furto della carta di credito concorre con quello dell'indebito utilizzo del medesimo documento, in quanto si tratta di condotte eterogenee sotto l'aspetto fenomenico non trovando, l'uso indebito, un presupposto necessario ed indefettibile nell'impossessamento illegittimo.