«Vista l’attuale situazione epidemiologica si richiede, nel caso non sia possibile garantire in assoluta sicurezza il colloquio orale in presenza, una proroga del termine previsto dal decreto Rilancio per autorizzare lo svolgimento a distanza di tutte le prove orali dell’esame da avvocato, includendo anche quelle calendarizzate dopo il 30 settembre 2020».
Questa la richiesta avanzata dal Consiglio Nazionale Forense in merito agli orali dell’esame di abilitazione alla professione forense, bandito con decreto del ministero della Giustizia lo scorso giugno 2019, e ancora non sostenuti.
Per quanto riguarda invece le prove scritte dell’esame 2020, che si terranno il 15, 16 e 17 dicembre (v. news), e in attesa dei chiarimenti del Ministero Bonafede, il Consiglio auspica che possa venir data l’opportunità alle sottocommissioni, che ne ravvisino la necessità, di correggere da remoto gli scritti. Non solo, il CNF ravvisa la «necessità di aumentare o meglio dislocare i locali per l’esame, da adibire non solo nelle Corti d'Appello ma anche nelle sedi dei tribunali accorpate per provincia, ovviamente implementando il numero di personale addetto alla vigilanza e alle operazioni di espletamento delle prove scritte, in modo da garantire il diritto alla salute dei candidati».
Fonte: Diritto e Giustizia