La Consulta ha ritenuto le norme sul dissesto contenute nel Testo unico enti locali (art. 248, comma 4) espressive di un ragionevole bilanciamento «tra l'esigenza di tutela dei creditori, alla base della sicurezza dei traffici commerciali, e l'esigenza di ripristinare i servizi indispensabili per la comunità locale».
Tale pronuncia spiega che il pagamento dei debiti scaduti della PA rappresenta un obiettivo prioritario «non solo per la critica situazione economica che il ritardo ingenera nei soggetti creditori, ma anche per la stretta connessione con l'equilibrio finanziario dei bilanci pubblici, che viene intrinsecamente minato dalle situazioni debitorie non onorate tempestivamente».
Fonte: Diritto e Giustizia